Le iniziative del Centro Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese
“La violenza è una gabbia” la rappresentazione dell’opera di Anna Izzo conclude la staffetta nei Comuni del territorio: dopo Cetona, tappa a San Casciano dei Bagni
(Sarteano) – Prosegue la staffetta del pannello itinerante con la riproduzione dell’opera “La violenza è una gabbia”, realizzata dall’artista Anna Izzo, nei dieci Comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese per sensibilizzare contro la violenza sulle donne. La staffetta del pannello che riproduce la scultura reale realizzata dall’artista - un’opera dalle dimensioni enormi con due gigantesche scarpe con tacchi a spillo rosse chiuse all’interno di una gabbia, che rappresenta la “gigantesca rabbia verso la violenza sulle donne” - è iniziata dal Comune di Torrita di Siena e proseguita, a scadenze mensili, nei Comuni di Sinalunga, Trequanda, Chiusi, Montepulciano, Pienza, Chianciano Terme, Sarteano e Cetona. Ora questo itinerario si conclude con il Comune di San Casciano dei Bagni dove il pannello è stato posizionato. Ad accogliere ed inaugurare il pannello contro la violenza alle donne, posizionato all’ingresso del palazzo comunale di San Casciano dei Bagni, c’erano Orietta Parretti, Presidente delle Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese e Consigliere con delega alle Pari Opportunità del Comune di San Casciano dei Bagni, la Sindaca Agnese Carletti, le Vicesindaca Fabiola Ambrogi e Alessia Picchieri, Consigliera comunale delegata all’istruzione, trasporti e associazionismo.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne - istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite - è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, che inasprisce le disuguaglianze di genere. L’iniziativa del Centro Pari Opportunità associato dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, con il pannello itinerante che ha percorso in un anno l’intero territorio, ha voluto ribadire la necessità di rafforzare la rete antiviolenza, partendo dalle istituzioni in primis, e con l’obiettivo di ‘scuotere’ le coscienze per il ‘vero cambiamento’ della nostra società.
"Oramai è trascorso un anno da quando il 25 novembre 2020 è partita questa iniziativa che abbiamo voluto per contribuire alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica, al di là del momento della ricorrenza della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, di cui è imminente la nuova ricorrenza - afferma Orietta Parretti - con questo intento l’opera di Anna Izzo è stata collocata nelle facciate dei più importanti palazzi e luoghi pubblici dei dieci Comuni dell’Unione”.
Il nostro Paese ha compiuto un passo storico nel contrasto della violenza di genere con la Legge 27 giugno 2013 n. 77, approvando la ratifica della Convenzione di Istanbul, redatta l'11 maggio 2011. Le linee guida tracciate dalla Convenzione costituiscono infatti il binario e il faro per varare efficaci provvedimenti, a livello nazionale, e per prevenire e contrastare questo fenomeno.
A chi rivolgersi:
- Regione Toscana - Numero antivolenza e anti stalking 1522 regione.toscana.it/-/numero-antiviolenza-e-stalking-1522
- Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento della Pari Opportunità pariopportunita.gov.it/materiale/mappa-centri-antiviolenza/
- Associazione Amica Donna APS - Sede legale: Piazza Grande, 7, 53045 Montepulciano (SI) - Sede operativa: Via G. Sabatini, 49, 53042 Chianciano Terme (SI) Cell. +39 392 9504270; Lunedì e Giovedì: 15:00-18:00, Martedì e Venerdì: 09:00-12:00 - Sportello settimanale, c/o Pubblica Assistenza, Piazza Falcone, 7, 53049 Torrita di Siena (SI) Mercoledì 09:00-12:00 o alternativamente 15:00-18:00 - www.associazioneamicadonna.it
- App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
- 112 chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare: in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica; se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori); se il maltrattante possiede armi.
Vedi anche:
- pagina Violence and Injury Prevention sul sito dell'OMS who.int/teams/social-determinants-of-health/violence-prevention