Immagine di Testata

Memoria e patrimonio culturale sabato 6 agosto 2022 dalle 17, Giardino della Fattoria a Celle sul Rigo

Parte da Celle sul Rigo la riscoperta del patrimonio immateriale toscano del pioniere mondiale dell’etnomusicologia Alan Lomax

In collegamento la presidente della “Lomax Foundation”, la figlia di Alan, Anna Lomax Wood

 

(San Casciano dei Bagni, Siena) - Nel luglio del 1954 Alan Lomax (antropologo ed etnomusicologo americano) arrivò in Italia con l'intento di fissare su nastro magnetico la straordinaria varietà e bellezza delle musiche della tradizione popolare italiana. Sette mesi di lavoro di ricerca sul campo e oltre duemila registrazioni raccolte: un vero e proprio viaggio di scoperta, dal nord al sud della penisola, a fianco del grande collega italiano Dietro Carpitella (antropologo, etnomusicologo e regista, considerato uno dei massimi studiosi di musica popolare italiana). Appassionato di fotografia, Lomax documentò l'inchiesta anche con numerosi scatti fotografici, saggi, appunti nei suoi taccuini di viaggio e in trasmissioni radiofoniche, dallo stesso Lomax condotte, per la BBC. Considerato il pioniere del folklore, Alan Lomax ha documentato, indirettamente, anche l’impatto che la musica folkloristica ha avuto sui movimenti per i diritti civili nel mondo.

 

A distanza di quasi settant’anni da quello straordinario viaggio, sabato 6 agosto 2022, dalle ore 17,00, la Pro Loco di Celle sul Rigo, in collaborazione con “Centro studi Alan Lomax” di Palermo, il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, con il patrocinio del Comune di San Casciano dei Bagni, ha organizzato l’incontro “Memoria e patrimonio culturale: Alan Lomax a Celle sul Rigo”, dove verrà illustrata la figura di Alan Lomax, accompagnata dall’ascolto guidato dei brani registrati. Interverranno: Agnese Carletti (Sindaca di San Casciano dei Bagni), Benedetta Gori (Presidente Pro Loco di Celle sul Rigo), Giorgio Adamo (Presidente del Centro Studi Alan Lomax), Anna Lomax Wood (Presidente dell’Association for Culture Equity, NY), Pietro Meloni (Antropologo, Università di Perugia), Fabio Mugnaini (Antropologo, Università di Siena), Lorenzo Pallini (Giornalista); coordina Raffaele Rocchi.

 

Una giornata che vuole essere il momento di ‘restituzione alle comunità’ di quell’immenso patrimonio immateriale realizzato nel corso delle sue ricerche in Italia dall’etnomusicologo Alan Lomax, più di settant’anni fa” - afferma la Sindaca Agnese Carletti – “Ringrazio quindi per il prezioso lavoro svolto la Pro Loco di Celle sul Rigo e dai suoi volontari. Un ringraziamento particolare va a Giorgio Adamo, Anna Lomax Wood, Fabio Mugnaini, Pietro Meloni e Lorenzo Pallini che con i loro interventi illustreranno la figura di Lomax e guideranno nel riascolto di alcuni dei brani da lui registrati a Celle.”

 

Un grazie particolare va innanzitutto al Dr Raffaele Rocchi, socio della nostra Pro Loco e appassionato di storia locale che ha reso possibile la realizzazione di questo importante evento - afferma la Presidente della Pro Loco di Celle sul Rigo Benedetta Gori -. Dopo questo primo momento di approfondimento Celle potrebbe diventare un punto di riferimento per una raccolta più ampia delle registrazioni effettuate da Lomax in tutta la regione Toscana, progetto a cui altre regioni italiane hanno già lavorato”.

 

 

 

Approfondimenti

 

Alan Lomax

Alan Lomax (Texas, 1915-Florida, 2002) è stato un etnomusicologo, antropologo e produttore discografico statunitense. I suoi viaggi di studio lo hanno portato a raccogliere materiali sonori in quasi tutto il mondo, compresa l’Italia. Fu l'inventore di un controverso sistema di classificazione degli stili del canto popolare, detto “Cantometrics”. Insegnò in varie università statunitensi, tra cui la Columbia University. A diciassettenne suo padre - il musicologo John Avery Lomax - lo introdusse nella pratica della registrazione sul campo, e in poco tempo divenne un’autorità, documentando pionieristicamente i grandi bluesmen classici. Condusse assieme al padre una lunga serie di indagini, fra il 1933 e il 1942, nel sud degli Stati Uniti, per documentare, con registrazioni sul campo, la cultura musicale degli abitanti delle regioni meridionali e in particolare dei discendenti degli schiavi deportati dall'Africa. Dopo avere studiato anche le musiche dei Caraibi, negli anni del maccartismo si trasferì in Europa e contribuì alla fondazione e allo sviluppo degli studi sul folklore musicale in Gran Bretagna, Italia, Spagna e Nordafrica, avviando una serie di ricerche nei vari continenti. I suoi testi sono oggi dei classici e l’enorme lascito di registrazioni è ancora alla base di tutti gli studi sulle musiche popolari. Tra i suoi libri tradotti in italiano ricordiamo: La terra del blues. Delta del Mississippi. Viaggio all’origine della musica nera (il Saggiatore, 2005); L’anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia 1954-1955 (il Saggiatore, 2008).

 

Alan Lomax a Celle sul Rigo

 

Alan Lomax, nel suo viaggia in Italia, tra le località toscane dove si è soffermato (Treppio, Pistoia; Arezzo; Barga, Lucca; Siena; Carrara, Massa-Carrara; Castel del Piano, Grosseto), ha raggiunto anche Celle sul Rigo, dove la tradizione folkloristica, il canto e le rappresentazioni sceniche dei “Bruscelli” - una forma arcaica di teatro musicale popolare toscano, profondamente legato al mondo contadino ed oggi quasi estinto - fanno parte tutt’ora della trasmissione culturale. Tra i canti registrati da Lomax a Celle sul Rigo: Ginevra di Scozia, Ninna nanna, Moretto ed altri. Era il dicembre 1954 quando Alan Lomax soggiornò a Celle sul Rigo, dove venne condotto dal Dr Giuseppe Pallini, allora medico condotto del luogo, per una serie fortuita di eventi. Dopo essere stato ospite a cena dal Dr Pallini, Lomax non poteva rinunciare alla tentazione di registrare alcuni brani di musica popolare locale e di fotografare i cantori. Giuseppe Pallini non ebbe più contatti con Alan Lomax, ma a distanza di tanti decenni, hanno mantenuto contatti il figlio del medico, Lorenzo Pallini e la figlia di Alan, Anna Lomax.

 

La Lomax Fondation e l’immenso “patrimonio restituito”

 

La figlia di Alan, Anna Lomax Wood ha donato il materiale raccolto dal padre (foto-audio-video) alla “Fondazione Lomax”, di cui è anche presidente (www.culturalequity.org/). Recentemente è stato presentato il nuovo “Centro Studi Alan Lomax”, sezione italiana della Fondazione Lomax, con sede a Palermo di cui Giorgio Adamo (Professore Emerito di Etnomusicologia e allievo di Diego Carpitella) ne è il Presidente. E’ stato pubblicato il “Data Base digitale” della produzione sulla musica folk in diversi paesi del mondo, Italia compresa (https://archive.culturalequity.org/) che contiene anche i materiali di Celle sul Rigo, in provincia di Siena (https://archive.culturalequity.org/node/36540).

 

Il patrimonio immateriale di Lomax nelle Teche RAI

 

Un’importante quantità di materiale venne acquistata dalla BBC e nel 1955 dalla RAI e dall’Accademia di Santa Cecilia - circa 55 ore di registrazione sono stata archiviate ma - ad oggi - solo in parte i materiali sono stati catalogati e digitalizzati. Una piccola parte del materiale italiano è di dominio pubblico nelle Teche RAI (www.teche.rai.it/personaggi/lomax/).